Vi siete mai chiesti cosa significhino tutte le sculture che troviamo dentro i nostri cimiteri? Che simbologia celino i vari angeli, ancore e colonne spezzate?
Oggi proveremo a darvi delle piccole indicazioni utili alla scoperta del linguaggio dell’arte funeraria.
La prima questione riguarda l’utilizzo del marmo, soprattutto di quello bianco. Perché è il materiale più utilizzato? La risposta è abbastanza semplice ed ovvia perché è quello che più di tutti ricorda il colore delle ossa dei morti. Ma in alcune parti d’Europa molto diffuso è anche l’uso del bronzo che in questo caso simboleggia, invece, l’assenza di luce, concetto anche questo accostato alla morte.
Uno dei simboli più presenti, invece, è di certo l’angelo, che guardando il sepolcro, riflette sulla vita del defunto. In generale, gli angeli, infatti, sono i custodi dei nostri cari che custodiscono la loro tomba per continuare a proteggerli anche nell’aldilà.
Poi abbiamo la Ghirlanda. Questo è un simbolo “positivo”, infatti indica la vittoria della vita sulla morte. Simboleggia, dunque, la possibilità di considerare la morte di un caro non in modo definitivo ma come un semplice passaggio ad altra vita.
Un altro simbolo estremamente diffuso nei nostri cimiteri è quello della Colonna Spezzata. Questo illustra la morte prematura dell’ultimo membro di una famiglia importante o l’interruzione prematura di una giovane vita. Le colonne integre, invece, fanno riferimento alla Chiesa o a Cristo e sono molto diffuse soprattutto in Spagna.
Poi abbiamo la torcia o la fiamma le quali sono simbolo della vita eterna, de ricordo e della commemorazione del defunto. La torcia, infatti, è legata alle usanze dei primi cristiani che erano costretti a celebrare le sepolture di nascosto e di notte. La presenza sulle tombe, invece, di fiaccole accese ma capovolte simboleggiano la vita che passa.
Chiaramente questi sono solo alcuni dei simboli presenti nei cimiteri europei e non solo ma di certo queste piccole indicazioni, che continueremo a darvi, vi serviranno per poter viaggiare alla scoperta dei tesori funerari che in ogni dove si trovano.
Virginia Glorioso